Cisti mammarie

Le cisti mammarie sono delle formazioni benigne del seno molto comuni. Ne soffre infatti circa un terzo delle donne dai 30 ai 50 anni, mentre tendono a ridursi i casi dopo la menopausa.

Si presentano come piccole sacche piene di liquido e possono essere unilaterali (se presenti in un solo seno) o bilaterali ( se presenti in entrambe le mammelle).

Non è del tutto nota la causa delle cisti mammarie però spesso hanno origine per anomalie nella crescita della componente ghiandolare mammaria e del tessuto fibroso che le circonda, che andando ad ostruire la parte finale dei dotti ne provocano la dilatazione.

 

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Nel corso dell’allattamento può capitare che il latte ristagni all’interno dei dotti. In questo caso potrebbe crearsi un’altra alterazione fibrocistica detta galattocele: essa spesso si riassorbe da sola, più raramente si infetta a causa di sovrapposizione batterica. In tali casi si potrebbe andare incontro a mastite più o meno grave.

Solitamente le cisti mammarie non danno sintomi ma possono essere dolenti nei casi in cui aumentano velocemente il loro volume.

In base alle dimensioni le cisti vengono differenziate in microcisti o marconisti se minori o maggiori di 3 mm.

Queste ultime possono anche essere rilevate tramite l’autopalpazione e in alcuni casi, se di grandi dimensioni, possono produrre deformazioni del normale profilo mammario.

 

Dal punto di vista radiologico le cisti vengono studiate principalmente tramite l’ecografia al seno, la risonanza magnetica mammaria e tramite la mammografia.

Le cisti all’ecografia appaiono come formazioni ovali anecogene (nere) circoscritte, con ombre acustiche laterali e rinforzo di parete posteriore; non presentano segnale vascolare al loro interno.

Alla risonanza magnetica del seno le cisti si presentano di forma e margini regolari ed iperintense nelle sequenze T2 pesate e ipointense nelle sequenze T1 ws; non presentano impregnazione post-contrastografica.

La mammografia mostra le formazioni cistiche come circostritte opacità di forma e margini regolari ma non permette di differenziarle da altre formazioni di natura benigna.

Nel caso in cui la cisti vada incontro ad infiammazione l’ecografia mostrerà segnale vascolare intorno alle pareti infiammate così come la risonanza magnetica farà vedere impregnazione di contrasto delle stesse.

Le cisti semplici sono formazioni benigne (BI-RADS 2) e , quando sono presenti gli aspetti tipici, non necessitano di controlli nel tempo.

 

Autore: Dott. Notaro Dario

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